La composizione in fotografia_parte seconda

La composizione fotografica definisce i rapporti tra gli elementi che inquadriamo: e questi elementi possono essere definiti come linee, punti, forme. Nel post precedente abbiamo parlato di regola dei terzi e di linee giuda, continuiamo con punti,  forme geometriche e motivi.

Il punto
In fotografia con il termine punto si intende un oggetto isolato visto da lontano (che quasi sempre corrisponde al soggetto della foto), su uno sfondo relativamente piano e uniforme. Le considerazioni che si possono fare riguardano quasi esclusivamente la sua posizione:
- centrale: ha un effetto statico e monotono
- vicino ai margini: ha un effetto molto eccentrico ed effetto dinamico
- leggermente decentrato: ha un effetto moderatamente dinamico

ph. Massimo Lanzi, Riomaggiore 2010
 Nell'immagine precedente il punto, rappresentato dalla coppia di anziani, è chiaramente leggibile su uno sfondo monocromatico (cioè di un solo colore) ma percorso da molte linee diagonali. Queste linee, come abbiamo visto nel post precedente, contribuiscono a dare dinamicità alla composizione, che viene ulteriormente rafforzata dalla posizione non centrale del soggetto.
aumentata la dinamicità.

ph. Massimo Lanzi, Napoli 2013

In questa foto, invece, il punto è un elemento colorato che si mette in evidenza su uno sfondo monotono, attirando lo sguardo dell'osservatore

ph. Massimo Lanzi, lago Patria, 2014

Anche in quest'ultima immagine il punto viene messo in evidenza grazie ad uno sfondo uniforme, in più la sua verticalità suggerisce una linea che va ad equilibrare l'andamento orizzontale della foto.

Le figure geometriche

L'immagine fotografica è ovviamente bidimensionale, ma alcuni espedienti possono aiutarci a mettere in evidenza i volumi che stiamo fotografando.  Ad esempio:

  • la luce può creare dei forti contrasti tra le zone in ombra e le zone illuminate, aumentando la tridimensionalità dei volumi;
  • la forma del soggetto può essere modificata dal punto di ripresa, non dimentichiamoci mai di esplorare;
  • un fondo di un colore a contrasto esalta la forma del soggetto in primo piano;
  • gli oggetti che si riflettono nell'acqua raddoppiano il loro volume e formano delle immagini speculari;
  • le forme possono essere usate per incor­niciare un'inquadratura all'interno di un'altra.
In particolare esamineremo ora alcune forme geometriche elementari.



I triangoli: creano immagini dal forte impatto visivo e sono molto facili da individuare. Bastano 3 punti disposti in qualsiasi modo per costruirli e presentano una combinazione di dinamismo (diagonali e angoli) e stabilità (con base orizzontale). Si può utilizzare una composizione a triangoli per dare ordine all'immagine e disporre in modo sistematico i vari elementi.


ph. Massimo Lanzi, Milano, 2015


I rettangoli: sono formati da linee orizzontali e verticali e per questo sono associati ad una idea di solidità, precisione, separazione netta, staticità e rigidezza. Come abbiamo già visto parlando delle linee guida, la loro forma è quella che si adatta meglio al riquadro della foto permettendoci di ottenere zone separate da luce e ombra o dal contrasto dei colori; serve però una grande precisione, perché ogni errore nell'allineamento con i bordi della foto sarà immediatamente visibile.

ph. Massimo Lanzi, Napoli 2013
 In questa immagine la forma rettangolare della vetrina viene inquadrata in maniera da costruire una cornice alla macchia di colore dei palloncini.

ph. Massimo Lanzi, Napoli 2012
 In questa immagine le linee orizzontali (tutte parallele ai bordi dell'immagine!) ci aiutano a costruire delle fasce rettangolari in ombra che inquadrano la fascia centrale iluminata
ph. Massimo Lanzi, Ceranova (PV)  2011
Infine, in quest'ultimo caso l'immagine è divisa in due rettangoli dall'orizzonte; la posizione decentrata dell'albero ci aiuta ed evitare un'immagine statica e monotona (vedi il paragrafo sul punto).

I cerchi e le curve: spesso non sono ripresi integralmente, ma solo suggeriti da archi. In una composizione sono utili perché sembrano contenere gli oggetti che si trovano al loro interno e verso i quali guidano lo sguardo dell’osservatore.


ph. Massimo Lanzi, Milano 2014

ph. Massimo Lanzi, venezia, 2015


In tutti e due gli esempi le linee curve sono utilizzate per inquadrare e isolare il soggetto e per indirizzare lo sguardo dell'osservatore. In particolare, nel secondo caso, viene sfruttao il riflesso dell'acqua per completare la curva e incorniciare il soggetto.

I motivi

Il motivo si basa sulla ripetizione di linee e forme e il suo effetto e tanto più forte quanto più si estende su tutta la foto.
Spunti per creare motivi si trovano un po' ovunque: osservando paesaggi, per­sone, ombre... Dobbiamo ricordare però, che per evitare la monotonia è preferibile inserire degli elementi secondari che equilibrino la composizione.

Distinguiamo due tipi di motivi: pattern e texture.

Il pattern è la ripetizione di elementi grafici che, componendosi,danno luogo a un'im­magine armoniosa. Ripetizioni di forme ci vengono propo­ste dalla natura: un insieme di tronchi, foglie, di alberi, di animali. Anche realizzando foto di architettura si può incontrare la ripetizione di vari elementi come finestre, tetti...
Non è sempre necessario includere nel fotogramma tutto quello che si presenta ai nostri occhi. Spesso è meglio osservare con attenzione la scena e isolare un particolare interessante e originale. Maggiore è il numero di elementi inclusi in una foto e più questa avrà l’aspetto di un motivo decorativo e non di una serie di oggetti (ad esempio nella prima foto un maggiore ritaglio della foto avrebbe accentuato l'effetto pattern).

ph. Massimo Lanzi, Santarcangleo di Romagna, tetti 2012

l'immagine precedente ritagliata
ph. Massimo Lanzi, Bologna, peperoncini 2013

ph. Massimo Lanzi, Milano, libri 2013

 La parola texture (trama), nel linguag­gio fotografico, indica la struttura di una superficie. Il soggetto deve trasmettere una sensa­zione tattile e di profondità, come per esempio la rugosità di una corteccia o la morbidezza del velluto. Per creare questa sensazione  è importante valutare la qua­lità e la direzione della luce.  Il momento migliore della giornata per realizzare fotografie con texture interes­santi è l'alba o il tramonto, quando si hanno ombre più lunghe che esaltano i dettagli.

ph. Massimo Lanzi, Rimini, corteccia 2013
ph. Massimo Lanzi, Rimni, cordame, 2012

ph. Massimo Lanzi, Napoli, chiesa del Gesù Nuovo, facciata, 2014

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