I Vasi Greci


Una delle più antiche attività artigianali è la lavorazione della creta che, cotta a elevata temperatura, diviene impermeabile ai liquidi e adatta alla cottura e alla conservazione dei cibi, bevande e unguenti.
La produzione di vasi di terracotta nel mondo greco raggiunse altissimi livelli sia per la varietà delle forme (ognuna adatta a uno scopo) sia per la raffinatezza della decorazione. Alcuni di questi vasi svolgevano una funzione puramente decorativa e artistica, altri erano realizzati per essere impiegati in alcune importanti cerimonie religiose che venivano eseguite nei templi sacri per omaggiare gli dei, altri ancora erano legati agli usi della vita quotidiana come poteva essere un recipiente per gli alimenti o per trasportare dei liquidi come erano il vino e l'olio.
Tra i tipi di vasi greci più famosi troviamo sicuramente l'anfora che veniva utilizzata soprattutto per la conservazione o il trasporto del vino, dell'olio o anche di alimenti solidi come per esempio il grano. Il cratere era, invece, un particolare vaso che serviva per mescolare tra di loro i liquidi come per esempio il vino con l'acqua. La brocca (chiamata in greco oinochòe) era molto utilizzata, durante i pranzi, per versare il vino. Vi erano poi vasi più piccoli (lékythos) mentre per bere si usavano delle speciali coppe chiamate dai greci kylix che presentavano o meno un piede.



esempi di vasi greci, da sinistra Anfora, Brocca (oinochòe), Cratere, Lékythos e Coppa (kylyx)



A seconda dello stile e delle varie decorazioni che presentano i vasi greci ritrovati gli esperti d'arte hanno potuto classificare questi oggetti in tre precisi periodi conosciuti come: lo stile geometrico, lo stile con figure nere e quello con figure rosse.

I vasi greci e lo stile geometrico, curvilineo e rettilineo.
Nella sua fase più antica, la ceramica greca presentava poche forme che avevano come caratteristica una piccola decorazione pittorica fatta di motivi astratti e geometrici. Questi motivi, che si adattavano alla forma dei vasi, erano in prevalenza realizzati con fasce di linee ondulate tracciate a mano libera o semicerchi concentrici, o insiemi di cerchi, linguette, volute, triangoli, reticoli, mentre ampie superfici erano prive di decorazione, mostrando lo sfondo del colore naturale del vaso.
Con l’andare del tempo i motivi decorativi vennero tracciati in modo sempre più rigoroso e i motivi decorativi curvilinei scomparvero a favore di ornati rettilinei, come il meandro, inoltre il colore naturale dell'argilla scomparve ricoperto da zone verniciate di un nero brillante che inquadravano le zone decorate. Per poter iniziare a vedere qualche figura umana come decorazione nella ceramica si dovrà aspettare sino al VIII secolo a.C., quando iniziano a comparire sui vasi greci dei corpi umani molto schematici e geometrici. Il busto fatto a forma di triangolo, le braccia filiformi e le gambe di profilo mentre la testa veniva rappresentata da una piccola macchia nera. Molti di questi vasi ritrovati erano usati soprattutto nel campo funerario, ciò si può capire da alcuni soggetti rappresentati sui vasi.

esempio di Anfora con decorazione geometrica a onde

Cratere con decorazione geometrica e figure di uomini e cavalli

I vasi greci con le figure nere su fondo rosso.
Con il passare dei secoli questo particolare tipo di arte decorativa, chiamata pittura vascolare si sviluppa e perfeziona sempre di più. Dal VII secolo a.C. in poi infatti la fitta decorazione geometrica lascia il posto al racconto di episodi mitologici, di scene di vita di persone e di animali. Tra la fine del VII e la prima metà del VI secolo a.C. la tecnica che consisteva nel raffigurare delle figure umane di colore nero su uno sfondo rosso dovuto al tipico colore dell'argilla cotta dei vasi, raggiunge la massima perfezione tecnica e stilistica.
Le figure venivano dipinte sulla superficie del vaso, mentre i dettagli venivano aggiunti successivamente attraverso l’incisione con strumenti appuntiti che facevano emergere il colore naturale del vaso. Altri particolari potevano essere aggiunti tramite pigmenti rossi o bianchi. L'ultima fase era il processo di cottura. 
Accanto al gusto per i particolari e le composizioni molto ricche e curate vi è anche una produzione di vasi che hanno come caratteristica una decorazione con poche figure. Si tratta di vasi spesso molto grandi, monumentali nelle dimensioni e le poche figure che vi sono in essi occupano soltanto la parte principale del vaso. 

Anfora con decorazione a figure nere con animali e personaggi mitologici

Anfora con decorazione a figure nere con Achille e Aiace che giocano a dama


Le figure rosse su sfondo nero nei vasi greci.
Nei secoli successivi (dal VI al V secolo a.C.) si sviluppa una nuova tecnica di pittura e decorazione di questi vasi con uno stile del tutto nuovo anche se nella pratica può sembrare l'inverso di quello usato prima. 
Tutta la superficie del vaso viene dipinta con una particolare vernice nera tranne le figure che conservano il colore naturale dell'argilla cotta e cioè il tipico rossastro. I particolari non sono più incisi ma dipinti con colori più o meno diluiti. In questo modo l'anatomia dei corpi è sempre più ricca di dettagli. Rispetto alla tecnica a figure nere, le figure rosse donavano un nuovo rilievo alla forma del vaso, esaltandone con il nero di fondo, la linea di contorno. Le libertà concesse dalla nuova tecnica permisero ai pittori di approfondire lo studio e la rappresentazione dell'anatomia umana e del corpo in movimento.

Anfora a figure rosse con scene dell'Iliade

Piatto a figure riosse con Achille e Patroloco

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