Il Rinascimento appunti della lezione del 15/12 (a cura della prof.sa Marchese)

Il Rinascimento è un movimento artistico e culturale che si sviluppa in Italia tra XV e XVI secolo. Tra i vari fattori che su diversi piani influenzarono questo movimento vi è il fattore culturale legato allo sviluppo dell'Umanesimo: questo movimento cerca di recuperare l’autenticità della cultura classica e propone una visione della realtà in cui l’uomo è al centro dell’universo ed è anche uno studioso della realtà, a differenza del Medioevo in cui il filo che legava l’uomo alla realtà era la religione.
Il Rinascimento quindi recupera una dimensione rapportata alla misura dell’uomo, più proporzionata, nella quale lo spazio si misura con gli occhi. Ecco allora che, cambiando il rapporto con la realtà, cambia il progetto: in architettura, non assisteremo più ad immense Cattedrali (come per esempio quelle gotiche) che erano progettate sulla misura di Dio per glorificarne la grandezza, ma spazi che si misurano sull’uomo.
Un valido esempio della centralità dell’uomo è “l’Uomo Vitruviano” di Leonardo da Vinci (1490); in questo disegno Leonardo rappresenta se stesso e si pone all'interno di due figure geometriche, il cerchio e il quadrato (forme considerate perfette dal filosofo greco Platone), simboleggiando l'unione simbolica tra realtà (il quadrato) e conoscenza (il cerchio) attraverso l’uomo.
Leonardo è l’autore simbolo del Rinascimento in quanto è stato pittore, architetto, uomo di scienza, studioso di anatomia e dei fenomeni naturali, inventore di macchine per volare e per andare sott’acqua, ecc.). Leonardo si baserà molto sulle proporzioni di Vitruvio che, infatti, sarà riscoperto nel Rinascimento in quanto autore di un trattato nel quale per la prima volta sono descritti i metodi costruttivi dell’architettura romana per la progettazione di grandi strutture (acquedotti, edifici, bagni, porti) e di piccole strutture (macchine, strumenti di misurazione, utensili).

Questa visione scientifica e matematica del mondo porta all’affermazione della prospettiva lineare, cioè dell'insieme di regole matematiche attraverso le quali riprodurre cose e figure così come le vedono i nostri occhi. Lo strumento della prospettiva era già conosciuto prima del Rinascimento, ma non ne erano state fissate le regole geometriche. Lo si farà, appunto, nel Rinascimento, fissando il punto di fuga sempre al centro e non più in punti diversi rappresentanti un simbolo (per esempio su un viso).
In qualche modo si può dire che il Rinascimento parte da Firenze, nel 1401, quando Brunelleschi, appena 24enne, partecipò al concorso per la seconda porta bronzea del Battistero di Firenze. All'interno del periodo Rinascimentale la critica identifica, però, tre momenti importanti:
1.    Il primo Rinascimento, appartenente al XV secolo;
2.    Il Rinascimento classico, che si sviluppa tra la fine del ‘400 e all’inizio del ‘500  e nel quale l’arte rinascimentale è al culmine del suo splendore (sono gli anni di Leonardo, di Michelangelo e di Raffaello);
3.       Il Manierismo, durante il quale gli artisti, sebbene imitino lo stile dei maestri del ‘400 e del ‘500,  si svincolano dal rispetto di forme e proporzioni naturali e compongono gli elementi con più libertà, alla loro maniera.

Il Rinascimento interessa tutte le arti figurative:
1.    In pittura si preferisce la naturalezza delle figure umane inserite in un paesaggio reale; i temi mitologici acquistano la stessa dignità delle opere con temi religiosi e nei volti dei ritratti si cerca l’espressività e il carattere dei personaggi. Masaccio è ritenuto l’iniziatore del Rinascimento per la pittura.
2.    La scultura, diversamente dal periodo gotico, nel quale era in stretta relazione con l’architettura, riacquista autonomia; si studia con particolare attenzione l’anatomia del corpo umano per poterlo riprodurre con realismo. Donatello è ritenuto l’iniziatore del Rinascimento per la sculture.
3.    In architettura si recuperano gli ordini classici per costruire edifici razionali e armonici. Brunelleschi è ritenuto l’iniziatore del Rinascimento per l’architettura. Con Brunelleschi si delinea una nuova figura: l’architetto non è solo colui che disegna il progetto, ma è anche l’ingegnere, colui che si occupa della fattibilità tecnica dello stesso, del cantiere, degli strumenti per sollevare il materiale e quant'altro.

Due sono le figure di spicco del Rinascimento dal punto di vista architettonico: Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti.

ESAME E COMMENTO DI TRE OPERE DI FILIPPO BRUNELLESCHI:
1.    Il Portico esterno dello Spedale degli Innocenti a Firenze (vedi blog del Professore);
2.    La Sagrestia Vecchia di San Lorenzo a Firenze (vedi blog del Professore);
3.    La Cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze (vedi blog del Professore).

ESAME E COMMENTO DI TRE OPERE DI LEON BATTISTA ALBERTI:
1.    Il Tempio Malatestiano di Rimini (vedi blog del Professore);
2.    La Chiesa di Sant’Andrea a Mantova (vedi blog del Professore);
3.   Il Palazzo Rucellai a Firenze. (vedi blog del Professore). quest’ultimo edificio (Palazzo Rucellai) sarà per 500 anni il prototipo (modello) del Palazzo signorile.


Tale discorso va inserito in una più ampia visione di città ideale secondo la quale uno Stato saggiamente amministrato era rappresentato da un disegno urbano fondato sulla pura geometria. Dal disordine delle città medioevali, si passa all'inserimento degli edifici secondo un’organizzazione dello spazio razionale e geometrica (vedi immagini sul blog del professore, in particolare Palmanova).

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